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Vendita giornale "Scarp de' tenis" Chiesa San Bernardo a Cassina Nuova


Nell’incontro col venditore il senso di questo giornale di Stefano Lampertico, direttore di Scarp de' tenis

Quando ho l’occasione di raccontare al grande pubblico l’esperienza di Scarp de’ tenis, il suo progetto sociale ed editoriale, registro con piacere espressioni di positivo stupore. È accaduto anche poche settimane fa, quando, ospite della trasmissione del mattino di Rai Uno, ho potuto raccontare il nostro Scarp. È un progetto che piace, che genera simpatia in chi lo incontra. E noi stiamo facendo di tutto per far sì che Scarp trovi tribune nuove dalle quali lanciare il proprio messaggio.

Molto importante è l’incontro con il venditore. Con uno sforzo notevole, in molte delle città nelle quali Scarp ha una propria redazione, siamo tornati sulla strada, con i nostri venditori in pettorina rossa. L’incontro con il venditore è il modo per “incocciare” nella sua storia. E così, senza trascurare lo straordinario impegno di vendita del giornale nelle chiese delle diverse diocesi, saremo di nuovo sulla strada nella prima settimana dopo l’uscita del giornale. A Milano abbiamo predisposto una dozzina di postazioni fisse dove poter incontrare i nostri venditori e acquistare il giornale. A Napoli, a Firenze, a Vicenza, incontrerete i venditori di Scarp in strada e nei mercati cittadini. Un impegno “naturale”, verrebbe da dire, per un giornale di strada come il nostro che, come ricordo sempre, ha senso se esiste una correlazione diretta tra chi fa il giornale, chi lo vende e chi lo legge. Se si spezza il filo che lega questi tre soggetti, è evidente che si snatura il senso del giornale di strada. Cercateci allora. E seguiteci anche sui social, qui sulla pagina facebook, su twitter, su Instagram.

Apriamo questo numero del giornale con un’inchiesta vecchio stile, che racconta storie di strada e di vita. Le storie di chi, ogni sera, si ingegna per trovare un riparo caldo nelle notti fredde dell’inverno. E così siamo stati all’aeroporto, nelle sale d’attesa dei pronto soccorso, nelle stazioni. Che sono, ancora e troppo spesso, il luogo privilegiato per una notte tranquilla. Quello che state per leggere è il nostro numero doppio. Nel nuovo anno torneremo con qualche novità. Intanto un augurio sincero di Buon Natale e per un nuovo anno ricco di sogni e di strade da percorrere insieme.

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